Questa sera, anche noi ci siamo riuniti nel nostro cenacolo, nella cappella dell’ ospedale San Leonardo, assidui e concordi con Maria in questa veglia di preghiera, per chiedere il dono e l’effusione dello Spirito Santo sul mondo intero ma in modo particolare su quanti si trovano in questo luogo perché vi svolgono la loro difficile e impegnativa professione e su quanti vi si trovano perché stanno sperimentando la malattia e la sofferenza.
Lo Spirito di Dio, fuoco ardente di carità, dirompente forza di santità, scenda su quanti, medici e infermieri, con abnegazione svolgono la loro professione al servizio degli ammalati, ed effonda su di loro il dono dell’ intelletto, della Scienza e della Sapienza per poter, sanare, confortare, soprattutto offrire la propria solidarietà.
Lo Spirito Santo conceda a coloro che sono provati dalla sofferenza e dal dolore, corporale e spirituale, il dono della Fortezza perché, abbracciando la croce, possano superare con coraggio ogni ostacolo e trovare in Cristo risorto la sorgente della salvezza.
don Salvatore Coppola