Febbraio mese della salute…in Ospedale
Prendersi cura è più di curare, e ormai i Cappellani stanno entrando a far parte delle equipe di guarigione, perchè non bastano solo i farmaci: la cura globale richiede di tenere al centro l’uomo con I suoi bisogni anche affettivi, relazionali, spirituali.
L’uomo fragile, che l’ospedale accoglie, cura e sostiene, sta trovando sempre più nella figura del Cappellano forza, conforto, speranza, senso. E non solo i ricoverati: anche i loro familiari, e il personale di assistenza, stanno trovando nel Cappellano un punto di ristoro nella quotidiana fatica, amplificata dal tempo di pandemia che viviamo.
Nell’Ospedale San Leonardo di Castellammare, nel rigoroso rispetto delle normative vigenti, il Cappellano don Salvatore Coppola ha animato nel mese di febbraio, mese della Giornata Mondiale del Malato, un intenso programma scandito da momenti di preghiera, incontro ed ascolto. Cominciando il primo febbraio con la preghiera di affidamento a Maria, e continuando il 2 febbraio, Candelora, portando agli ammalati la candela simbolo di Cristo, luce delle genti; il 3 febbraio, festa di San Biagio, protettore della gola, celebrando alla presenza del personale del Reparto Otorino, e il 6 febbraio, Giornata della Vita, recandosi per un momento di preghiera nel Reparto Maternità e nel Centro Trasfusionale. E ancora il 10, con l’Adorazione Eucaristica sul tema “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli”, e l’11, Giornata Mondiale del Malato, con la Santa Messa con l’AVO e alcuni rappresentanti del personale ospedaliero, e ascoltando la testimonianza di persone guarite.
Dall’Omelia della Celebrazione per la Giornata Mondiale del Malato, di don Salvatore:
“Stamattina abbiamo celebrato l’Eucarestia e adorato Gesù nel Santissimo Sacramento per dire Grazie.
Grazie a quanti hanno nel cuore la carità e non l’ipocrisia degli scribi e dei farisei che dicono e non fanno.
Grazie a quanti fanno della loro professione non un semplice lavoro ma una missione.
Grazie a quanti non solo curano ma si prendono cura.
Grazie a tutti coloro che hanno speso il loro tempo e quindi un frammento della loro vita per alleviare, soccorrere, consolare, far sentire amati e un po’ meno soli”.
Con gratitudine allo Spirito che ci spinge sui sentieri belli della Comunione fraterna in Cristo anche in questo tempo di prova, ringraziamo i nostri Cappellani per la loro presenza pastorale negli Ospedali di Castellammare di Stabia, Sorrento, Vico Equense e Gragnano, e li affidiamo alle nostre preghiere
di Lucia di Martino