Mercoledì 7 novembre, presso la Curia Arcivescovile di Castellammare di Stabia, ha avuto inizio una formazione per operatori pastorali davvero interessante ed innovativa ovvero un corso L.I.S. per l’acquisizione quindi, della lingua italiana segni.
Durante le 60 ore del corso gli operatori hanno fatto proprio, non un linguaggio, ma una vera e propria lingua così come ha sottolineato più volte il docente, Vincenzo Mosca, vice-presidente e fondatore dell’associazione disabili Gragnano il quale con esuberanza e grande competenza ha saputo trasmettere a tutti un nuovo e validissimo strumento di comunicazione che aiuta a superare le barriere non solo della disabilità uditiva, ma anche quelle della chiusura emotiva che spesso caratterizza tante altre problematiche relazionali.
La lingua italiana segni, infatti, si sostanzia di una grande espressività mimico-facciale nonché mimico-corporea, questa caratteristica permette di accorciare le distanze sia con i non udenti, sia ancora con chi vive altre disabilità adulto o bambino che sia!
Si è dischiuso agli occhi dei corsisti, un bel gruppo di 17 operatori, una nuova realtà: la disabilità uditiva, spesso ai margini, che necessita sicuramente di risposte da parte della società civile ma ancor più da chi è stato chiamato al servizio del prossimo, un impegno delle nostre comunità per accogliere e sostenere coloro che hanno bisogni formativi speciali!
Ogni mercoledì questo corso ha permesso a ciascun operatore di far proprio questo mezzo comunicativo davvero speciale, sono stati appresi i segni caratteristici della LIS ma anche tutta una gestualità pregna di emozioni e di significato. I bambini della catechesi hanno imparato dei canti, in occasione del Natale, accompagnando la voce con i segni della LIS, è stato molto bello capire che per abbattere le barriere basta poco, per i bambini è stato un gioco per gli adulti una vera e propria lezione!
di don Salvatore ed Emilia