“Beati noi medici, tanto spesso incapaci di allontanare una malattia, beati noi se ci ricordiamo che oltre ai corpi abbiamo di fronte delle anime immortali, divine, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stessi” (San Giuseppe Moscati)
Ispirandoci alle parole del “medico santo” abbiamo celebrato l’eucarestia nel giorno in cui ricorre la sua festa, chiedendogli la capacità di imitarlo nella dedizione amorevole e assidua ai malati per realizzare una vera e propria “umanizzazione” della medicina con la presa in carico globale della persona malata, nei suoi bisogni di cure fisiche e di benessere psicologico e spirituale.