“Curare e prendersi cura”. È questo il titolo del percorso formativo organizzato dalla nostra diocesi.
Spesso hanno bisogno di cura anche i “curanti” perché non è facile confrontarsi quotidianamente con la malattia e la sofferenza e condividere intense esperienze emotive che inevitabilmente risuonano sul piano personale.
Sabato 23 dicembre, nella Cappella dell’Ospedale di Gragnano, abbiamo vissuto un momento di “rigenerazione spirituale” con l’ascolto della Parola di Dio e lo scambio di auguri per le prossime festività.
L’invito a tutti noi che formiamo la comunità Ospedaliera è quello di impegnarci nel compito quotidiano di “fare posto” nella nostra vita, a Colui per il quale “non c’era posto nell’alloggio”. Nella nostra realtà ospedaliera dobbiamo essere esperti nell’aprirci verso l’altro per “curare” la malattia e “prendersi cura” della persona, nel far sì che “ci sia posto” per un gesto d’aiuto, o per un ringraziamento a chi ci dà una mano, per un’attenzione particolare ai malati che non hanno nessuno, per la nostra dedizione quotidiana al servizio delle persone sofferenti.
don Salvatore Coppola, Cappellano
