Nel giorno della festa della Presentazione del Signore al tempio, che celebra l’incontro luminoso tra Gesù e l’umanità che lo attende, il messaggio che abbiamo portato ai nostri ammalati è quello di avere la stessa tenacia e ostinazione di Simeone, con cui vince la tristezza e desolazione, nonostante la sofferenza e la fragilità.
Lui che viene dato per molto anziano, segnato dalla stanchezza, dalla solitudine, ha invece uno sguardo giovane e pieno di luce, uno sguardo capace di vedere oltre le propria debolezza per cercare e trovare in quel Bambino, nuova energia e il senso autentico della vita.
Dio viene ogni giorno nel tempio della nostra vita.
Si lascia prendere in braccio e ci chiede di avere gli occhi luminosi di Simeone.
don Salvatore Coppola, cappellano